Francesco Pigliaru |
Ma ci sono anche lavoro e scuola. «Partiremo subito con un piano da 120 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Le coperture economiche? Andremo dallo Stato e chiederemo i soldi della Vertenza entrate. La cosa giusta è affrontare l’emergenza lavoro per il futuro, anche con una riforma del sistema della formazione regionale. Michela Murgia solo avantieri ha detto qualcosa di concreto sull’istruzione. Ha però scopiazzato dalla Puglia. Allora il centrosinistra non è male, no?».
Ma l’attacco più pesante di Pigliaru è stato sulla zona franca. «Il programma di Cappellacci è basato su una oscenità, la Zona franca integrale. La presidente Boldrini quando nei giorni scorsi ha ricevuto la proposta della Giunta regionale ha replicato: dove li prenderete i soldi? Già, dove li prenderemo? Non avremmo soldi per sanità e povertà. Questo avremo? Le persone rischiano di non avere i servizi. La Zona franca sarà per i ricchi, che non dovranno più pagare l’iva. Il resto sono bufale».
«Sta girando la voce che ci sarà il ballottaggio. Si vota invece il 16 febbraio e basta. E dopo saremo noi a governare. Non dobbiamo arrenderci alla cattiva politica. Responsabilità e competenze, questi i principi da seguire», ha concluso Pigliaru. Subito dopo, Silvio Lai ha passato la parola a Matteo Renzi.
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