mercoledì 29 gennaio 2014

Commissione elettorale, a Palazzo Ducale muro contro muro tra maggioranza ed opposizione. Antonio Cardin (PSd’Az): «Ganau si è autosospeso da sindaco? Si autosospenda anche la retribuzione»

Antonio Cardin e Antonello Desole
Sassari - La richiesta ufficiale è arrivata in apertura di seduta. «Chiediamo che l’Amministrazione comunale ed il presidente del Consiglio comunale, agendo in autotutela, dichiarino l’invalidità per illegittimità derivata di tutti gli atti adottati dalla Commissione elettorale successivamente al venir in essere della causa di incompatibilità del consigliere Antonio Cossu». Parole pronunciate dal capogruppo del Pdl (a Palazzo Ducale esiste ancora) Antonello Desole (tra l’altro, candidato al Consiglio regionale nella lista di Unidos, con Mauro Pili presidente) martedì pomeriggio. Immediata la risposta del presidente dell’Assemblea Luciano Chessa: «Mi riservo di chiedere agli uffici se questa incompatibilità c’è davvero».
Poco prima erano stati i rappresentanti della minoranza a Palazzo Ducale a spiegare i motivi della protesta. Il caso era stato sollevato nei giorni scorsi da Piero Frau, che aveva fatto notare che alla seduta della Commissione elettorale stava partecipando il sindaco Ganau, che si era autosospeso dalle funzioni di primo cittadino perché candidato al Consiglio regionale. In realtà la situazione è molto più ingarbugliata. In seno alla Commissione elettorale in questo momento non c’è un rappresentante ufficiale della minoranza consiliare. Antonio Cossu ha da poco aderito al centrosinistra (tanto che adesso il suo scranno in Consiglio è vicino a quello di Rotella ed al vecchio posto c’è Isidoro Aiello); gli altri componenti sono Esmeralda Ughi e lo stesso Frau, che in realtà è passato all’opposizione da un po’ di tempo. Ma della minoranza ufficiale non siede nessuno. L’altro giorno la Commissione si è riunita ed ha estratto i nomi degli scrutatori che saranno impiegati nella prossima tornata elettorale del 16 febbraio. A presiedere c’era l’assessore anziano Michele Poddighe e non il sindaco. Tutto risolto? Macché.
«Se è vero quello che dice il sindaco, allora deve evitare di partecipare ad inaugurazioni e conferenze stampa nella posizione di primo cittadino», ha rimarcato Antonio Cardin, candidato al Consiglio regionale per il PSd’Az. «E vorrei capire un’altra cosa. Ma Ganau si è anche autosospeso la retribuzione di sindaco?».

Di seguito il documento della minoranza consiliare.

La commissione consiliare elettorale del Comune, dotata di specifici compiti in materia elettorale, fra i quali, in particolare, quello di attuare i criteri di selezione degli scrutatori, è una commissione speciale, disciplinata dall'art. 17 del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale. L'art. 17, alla stessa stregua dell'art. 8, comma 8 (regolante le commissioni permanenti), dando attuazione a precise garanzie costituzionali inerenti la trasparenza e l'imparzialità dell'azione politico-amministrativa, prevede espressamente che la minoranza sia formalmente e sostanzialmente rappresentata all'interno della commissione consiliare elettorale del Comune. Per quanto concerne la particolare composizione di tale commissione, la rappresentanza della minoranza è garantita dalla nomina elettiva di un consigliere comunale appartenente alla minoranza e di un consigliere vicario e/o supplente, ragion per la quale, qualora il consigliere designato dalla minoranza cessi dalle sue funzioni, o aderisca ufficialmente alla maggioranza, dovrebbe decadere da tale ruolo o essere comunque dichiarato decaduto dalla Presidenza del Consiglio, quale organo garante del regolare funzionamento del consiglio e, eventualmente, ove non si proceda ad una nuova elezione, essere di diritto sostituito dal suo vicario L'ufficiale adesione alla maggioranza del consigliere Antonio Cossu, componente della commissione elettorale comunale eletto dalla minoranza, avrebbe dovuto determinare la sua decadenza, e, conseguentemente, l'immediato inserimento all'ordine del giorno da parte del presidente del consiglio dell'elezione del componente della commissione elettorale garante delle prerogative della minoranza o della sostituzione del consigliere Antonio Cossu con il suo vicario/supplente, il consigliere Antonio Cardin.
Viceversa, la commissione elettorale, non tenendo in alcuna considerazione la venuta meno della rappresentanza dell'opposizione/minoranza al suo interno, si è riunita con rifermento agli incombenti relativi alla consultazione elettorale del 16 febbraio 2014, sebbene esclusivamente composta da membri ufficialmente appartenenti alla maggioranza (fra i quali il consigliere Antonio Cossu, in ragione del suo ufficiale passaggio tra le file della maggioranza), e alla presenza del sindaco, già candidato alla carica di consigliere regionale, nonostante la sua autosospensione dall'incarico, anche se tale istituto trova il suo unico riscontro nel pensiero del suo autore e non nel nostro ordinamento giuridico.
In tale contesto ambientale, caratterizzato dalla presenza del sindaco (autosospeso che ha autosospeso la sua autosospensione) e di soli consiglieri comunali formalmente aderenti alla maggioranza, sono stati nominati gli scrutatori con criteri completamente difformi da quelli concordati con i tutti componenti del consiglio. In particolare, non è stato seguito il prefissato criterio di ripartire proporzionalmente fra i consiglieri la nomina degli scrutatori (considerato che ai sensi dell'art. 1, comma 2, del regolamento sul funzionamento del consiglio: “77 Consiglio comunale, depositario della volontà dei cittadini di Sassari, eletto mediante suffragio popolare diretto, è l'organo destinato ad assumere il potere sovrano popolare”), venendo di fatto ad essere esclusi tutti gli scrutatori indicati dai consiglieri di minoranza, senza che la stessa minoranza, non più rappresentata in seno alla commissione elettorale, potesse sollevare alcuna obiezione. La sopravvenuta illegittimità della composizione della commissione elettorale, non sanata dalla sostituzione, per incompatibilità, del componente inidoneo a garantire la rappresentanza della minoranza; la nomina degli scrutatori interamente da parte della maggioranza attraverso l'adozione di criteri di selezione difformi da quello previamente concordato con tutte le rappresentanze consiliari; la partecipazione alle sedute della commissione elettorale del sindaco-autosospeso e, comunque, candidato alle elezioni regionali, hanno reso integralmente viziata la procedura di selezione degli scrutatori, con irreparabile nocumento dei principi di imparzialità e trasparenza cui la legge mira a dare attuazione attraverso la normativa regolante la materia elettorale. Pertanto, si chiede che l'Amministrazione comunale e il Presidente del consiglio comunale, agendo in autotutela, dichiarino l'invalidità per illegittimità derivata di tutti gli atti adottati successivamente al venir in essere della causa di incompatibilità del consigliere Antonio Cossu.

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